Milano-Cortina 2026: Olimpiadi, turismo e mercato immobiliare
- The Italian Stay
- Apr 10
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L’evento olimpico sta già ridisegnando gli equilibri del mercato immobiliare milanese, con riflessi importanti sul turismo, gli investimenti e soprattutto sugli affitti brevi.

Le Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026 non sono solo un evento sportivo: rappresentano una leva economica e urbanistica capace di trasformare il volto della città. Milano, già cuore pulsante della finanza e dell’innovazione italiana, si prepara ad accogliere migliaia di visitatori, atleti, delegazioni e media internazionali. Una trasformazione che non riguarda solo le infrastrutture, ma tocca in profondità anche il mercato immobiliare e, in particolare il mercato del breve termine.
Turismo e affitti brevi: verso un nuovo picco
Con l’aumento dell’attenzione internazionale e un flusso turistico previsto ben superiore alla media stagionale, i prezzi a notte sono destinati a impennarsi. Già oggi, durante eventi le Fashion Weeks o il Salone del Mobile, Milano registra una crescita dei prezzi a notte tra il 30% e il 50%. Le Olimpiadi, per durata e impatto mediatico, potrebbero superare queste cifre.
Si stima che tra gennaio e febbraio 2026, il prezzo medio per un appartamento in affitto breve a Milano possa crescere del 40%–60% rispetto alla media attuale. Un bilocale in zona centrale che oggi si affitta a 120-150 euro a notte potrebbe facilmente raggiungere 180-250 euro, mentre soluzioni di fascia alta – in zone come Brera, CityLife o vicino a Porta Romana – potrebbero superare i 400 euro a notte.
Una città che si riscrive
Le Olimpiadi accelerano anche i progetti di rigenerazione urbana. Lo Scalo Romana, futura sede del Villaggio Olimpico, è già al centro di importanti lavori di riqualificazione che proseguiranno anche dopo l’evento, trasformando la zona in una nuova area residenziale e universitaria. Anche il potenziamento delle linee metropolitane e ferroviarie, come la nuovissima M4, contribuirà a ridefinire le geografie dell’attrattività immobiliare.
Quartieri una volta periferici o trascurati stanno diventando oggetto di attenzione da parte di investitori e acquirenti alla ricerca di opportunità “early stage” in zone destinate a crescere. Si sta delineando una nuova mappa della città, in cui la prossimità a hub logistici e aree olimpiche potrà fare la differenza anche nel lungo periodo.
Oltre il 2026: un’occasione per il settore extra-alberghiero
Se è vero che l’aumento della domanda rischia di far lievitare i prezzi, è altrettanto vero che gli affitti brevi rappresentano una valvola di sfogo fondamentale per l’accoglienza turistica. Durante eventi di portata eccezionale, come le Olimpiadi, l’offerta alberghiera tradizionale non è sufficiente a coprire il fabbisogno. Gli affitti brevi permettono una distribuzione più flessibile dei flussi turistici e una valorizzazione capillare del territorio, anche in zone meno centrali.
Inoltre, si tratta di un’opportunità concreta per tanti piccoli proprietari che, in un momento di domanda esplosiva, possono contribuire all’ospitalità cittadina offrendo soluzioni curate, indipendenti e con un tocco locale. La sfida sarà mantenere standard elevati e trasparenza, ma il potenziale per rendere il settore extra-alberghiero un pilastro stabile del sistema turistico milanese è oggi più forte che mai.
Le Olimpiadi passeranno, ma lasceranno una città più connessa, attrattiva e pronta a gestire in modo moderno il turismo del futuro. E gli affitti brevi ne saranno una componente chiave.




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